Ecommerce: il comportamento d’acquisto degli italiani

27 Marzo 2019

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Come ogni anno idealo, portale di comparazione prezzi, svela il suo report sullo stato dell’ecommerce italiano. La società ha studiato il comportamento d’acquisto degli italiani in rete. Nonché la trasformazione tecnologica e sociale innescata dall’ecommerce nel contesto italiano.

I dati dello studio comprendono le statistiche sulle categorie merceologiche più cercate online. Oltre a interessanti indicazioni sui differenti profili demografici degli utenti in materia di abitudini d’acquisto digitale. E non mancano dati relativi alla rivoluzione mobile innescata da un sempre maggiore utilizzo dello smartphone.

Elettronica, moda e calzature, le sneakers in particolare, sono le categorie merceologiche più desiderate online dagli italiani (rispettivamente 46,6%, 41,7% e 40,3%). È quanto emerge da un sondaggio condotto a fine 2018 da idealo tramite Bilendi. A seguire si trovano i videogiochi e i giocattoli (28,9%) e tutto quanto è necessario per i più piccoli (26,9%). Inoltre, grande rilevanza hanno i prodotti per la cura del corpo così come il design e l’arredamento.

Le abitudini di acquisto nel 2018

Sempre in base ai dati rilevati da Bilendi per idealo, il 76% degli acquirenti digitali italiani effettua in media almeno un acquisto online al mese. Il 19% dei consumatori digitali, i cosiddetti consumatori intensivi, acquistano online almeno una volta alla settimana. Seguono i consumatori abituali (57%, ovvero coloro che acquistano online almeno una volta al mese). Infine vi sono i consumatori sporadici (24%) che praticano shopping online una volta a trimestre o meno.

Tale divisione mostra come il mercato digitale italiano sia dominato dagli acquirenti abituali. Un e-consumer italiano su due acquista online almeno una volta al mese se non di più.  Interessante notare anche come il 35% del campione preso in esame consulti sempre un comparatore di prezzi prima di effettuare un acquisto. Un altro 35% se ne avvale invece spesso.

Il ritratto del consumatore digitale italiano

In tutti i paesi in cui è presente idealo (Germania, Austria, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna) la maggior parte delle ricerche online è effettuata da uomini. Per quanto riguarda l’Italia, il loro peso è pari al 59,2% mentre quello delle donne si attesta sul 40,8%.

Un altro aspetto interessante è quello relativo alle fasce d’età. Nel nostro paese, i consumatori digitali tra i 35 e i 44 anni sono quelli predominanti. Essi rappresentano il 27,0% del totale, seguiti dai 25-34enni (22,4%) e dai 45-54enni (20,9%). In Germania, Francia e Austria la quota più alta è invece quella dei 25-34enni.

La rivoluzione mobile nell’ecommerce

Un consumatore italiano su due utilizza lo smartphone per lo shopping online e per la comparazione prezzi. In particolare, i dati ricavati dalle intenzioni di acquisto registrate sul portale italiano di idealo mostrano che il 38,9% degli utenti utilizza Pc o laptop. Il 52,5% predilige lo smartphone e solo l’8,6% il tablet.

Chi si connette in mobilità preferisce nel 74,6% dei casi un dispositivo Android mentre iOS si attesta sul 23,6%. In Germania e Francia la quota del traffico desktop è più alta di quella mobile. Una tendenza diametralmente opposta a quanto accade nel nostro paese, ma anche in Spagna, Regno Unito e Austria.

Il potere delle recensioni

Secondo i dati di Bilendi per idealo, infine, i consumatori digitali italiani sono particolarmente attenti alle recensioni online e alle possibilità di risparmio. Il 93% legge spesso test o guide all‘acquisto, mentre il 90% legge spesso recensioni e opinioni di altri utenti.

Per Fabio Plebani, Country Manager per l’Italia di idealo “abbiamo visto come il mondo dell’ecommerce rimanga ancora appannaggio dell’uomo nonostante la notevole crescita dei settori merceologici maggiormente legati al mondo femminile, primi tra tutti i prodotti legati alla bellezza. Proprio tali prodotti sono tra quelli maggiormente colpiti da nuovi fenomeni digitali come il dynamic pricing e la fluttuazione dei prezzi in base al genere, più comunemente definita pink tax o blue tax. Interessante che proprio questi repentini cambiamenti dei prezzi si possano però tramutare in opportunità di risparmio, che l’utente italiano sta imparando sempre più a conoscere.Considerando, infine, le categorie merceologiche che più cresceranno nei prossimi anni a livello digitale, il food and beverage in primis, risulta evidente come l’Italia possa giocare un ruolo chiave nei consumi digitali (e non) europei ed internazionali. Una sfida che però deve essere affrontata ora”.  

questo link del sito idealo è possibile scaricare il report completo.

Fonte: www.01net.it