Firefox muove i primi passi verso la misurazione del consumo di energia sui siti web

12 Aprile 2023

Ecco le ultime novità sulla gestione di energia durante la navigazione da parte di Firefox e Chrome

I browser più popolari si stanno adoperando per migliorare il consumo energetico durante la navigazione e ridefinire strumenti per la misurazione dell’impatto del digitale.

Sono queste le ultime, importantissime, buone nuove di cui vogliamo parlare oggi.

Sia Mozilla Firefox che Google Chrome hanno rilasciato utili aggiornamenti che mostrano come l’attenzione alla Sostenibilità Digitale e al consumo energetico sia una questione sempre più sentita.

Anche i maggiori fornitori di servizi digitali stanno finalmente volgendo lo sguardo ai consumi legati al digitale e mettono in campo strumenti dedicati.

Le nuove funzioni del browser di Mozilla Firefox

I browser, quindi, si sono resi conto di come anche i siti web siano un fattore di utilizzo di energia molto rilevante, con un impatto che è necessario quantificare.

Da questo bisogno nasce il Firefox Energy Profiler.

Sviluppato in collaborazione con la Green Web Foundation – di cui siamo il primo partner certificato in Italia – il Profiler energetico di Firefox è stato aggiunto recentemente nel browser e permette di effettuare misurazioni direttamente sull’end-user device.

Alla base della progettazione di questo strumento un focus particolarmente sentito sul bisogno di rendere il caricamento e le performance più veloci.

Il consumo eccessivo porta a una pessima esperienza utente: si possono verificare difficoltà come il riscaldamento dei device o la riduzione della vita delle batterie.

Con questo atto in favore della Sostenibilità Digitale, Firefox si impegna ad essere carbon neutral e a procedere lavorando nel modo più open source possibile, sia per quanto riguarda la condivisione di materiali, che per strumenti o metodologie.

Inoltre, l’obiettivo è quello di portare avanti un approccio di sviluppo, design e miglioramento orientati alla riduzione dell’impatto energetico.

Come funziona il Firefox Energy Profiler

All’interno del menù “Strumenti di sviluppo web” troviamo la voce “Prestazioni“, dove è stata aggiunta la label “Energia”.

Proprio qui, cliccando su “Avvia registrazione”, otteniamo un grafico che ci restituisce alcune informazioni tra cui la voce “Process power”, cioè l’energia consumata durante la navigazione del sito nell’arco di tempo che stiamo considerando.

Alla voce “Consumo” troviamo proprio il consumo in watt del PC durante l’intervallo di navigazione delle pagine: otteniamo così informazioni sul tempo di caricamento delle pagine nello specifico e il consumo in watt da parte del device utilizzato.

Con questo strumento si fanno passi in avanti circa la misurazione dell’energia consumata, perché non siamo più davanti a un quadro generico e poco a fuoco, ma si incominciano a contestualizzare i dati.

Questo apre la strada a nuove possibilità di analisi: da questo momento in poi, tramite Mozilla Firefox, si potranno iniziare a svolgere dei test più specifici ed approfonditi.

A distanza di pochi anni dalla progettazione delle prime metodologie di misurazione, come il metodo Sustainable Web Design Model, possiamo quindi continuare a procedere sulla strada della Sostenibilità Digitale con strumenti più efficaci ed affilati.

Firefox non è l’unico ad interessarsi al momento di questa tematica.

Le ultime novità sviluppate in casa Google Chrome

Per quanto riguarda Google Chrome, l’azienda mette in campo due novità per la gestione dell’energia.

Uno degli aspetti più importanti della Sostenibilità Digitale, nonché obiettivo alla base di questo aggiornamento, è proprio quello di gestire meglio il consumo energetico durante la navigazione sui device, oltre che sul browser Chrome stesso.

Le due novità principali sono il Chrome Memory Saver, che se abilitato di default tiene disattivate tutte le schede non visionate ma aperte nel browser: nessun contenuto viene caricato o attivato finché l’utente non ritorna sulla specifica scheda.

Altra implementazione è l’Energy Saver, che si attiva sotto il 20% di batteria e disattiva alcuni effetti come lo smooth scrolling, attività in backgroud di siti web, effetti visivi, slide e altro, proprio con lo scopo del risparmio energetico.

Conclusioni e considerazioni

Queste importanti innovazioni sono la manifestazione di un lavoro di sensibilizzazione e consapevolezza sulla Sostenibilità Digitale iniziato ormai molti anni fa ma che sta piano piano lasciando un segno nelle coscienze.

Non solo gli utenti finali, ma anche gli addetti del settore si sono accorti della necessità di lavorare in funzione della Sostenibilità energetica e di come questo sia un fattore migliorativo su più livelli, per il web e per l’ambiente.

Non possiamo che augurarci che si continui a lavorare su questa strada, che anzi aumentino le iniziative di questo tipo, capaci di essere un aiuto sostanziale ed efficace nella mitigazione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale del digitale.