L’ecommerce a quota 27 miliardi di euro nel 2018

25 Giugno 2018

 

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L’ecommerce in Italia continuerà a crescere a doppia cifra nel 2018.

Ad affermarlo è stato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, dal palco della tredicesima edizione del Netcomm Forum, di scena in queste ore a Milano.

Perego specifica, in particolare, che il valore degli acquisti online toccherà quest’anno i 27 miliardi di euro, registrando un incremento di oltre 3,6 miliardi di euro rispetto al 2017 (+15%).

«L’ecommerce in Italia rivela la propria intenzione di confermare i propri tassi di crescita», dice Perego dal palco, sottolineando subito dopo l’effettiva ascesa della voce prodotti rispetto a quella dei servizi.

Gli acquisti ecommerce di prodotti infatti nel 2018 guadagneranno sempre più terreno facendo registrare un tasso di crescita quattro volte superiore ai servizi. Si parla in particolare di un +25% dell’acquisto di prodotti (per un valore di circa 15 miliardi di euro) e di un più contenuto +6% per la voce servizi.

Il Mobile ecommerce sempre più in ascesa

Alessandro Perego passa poi ad analizzare l’incidenza degli acquisti effettuati via smartphone, affermando che tale peso è oggi pari a un terzo dell’intero mercato ecommerce (31%).

«Questo conferma che nell’esperienza d’acquisto del consumatore, i dispositivi mobili – soprattutto lo smartphone – giocano un ruolo sempre più rilevante», sottolinea Perego, confermando con la controprova dei numeri quanto affermato da Roberto Liscia, Presidente del Consorzio Netcomm, nell’intervento di apertura della prima mattinata di lavori del Forum.

Connessione disponibile in ogni momento e in ogni luogo, la possibilità di condividere le proprie esperienze e la virtualità che aumenta l’interazione con il cliente sono da identificarsi come i fattori che hanno modificato il quadro competitivo, chiamando innanzitutto i grandi player del settore tech a porre al centro della strategia di crescita il device mobile.

Fonte:  www.engage.it