5 must eCommerce per spingere gli utenti a comprare di più

2 Maggio 2019

Dal report della piattaforma di media management Cloudinary alcune tendenze da conoscere per aumentare le conversioni online

Le previsioni a livello globale parlano di un eCommerce destinato a superare i 4,5 trilioni di ricavi entro il 2021. Una crescita costante, che procede in parallelo all’affollamento sempre più denso del terreno competitivo.

All’interno di questo scenario, dove la battaglia per la conquista di nuovi utenti e conversioni si fa aspra, a fare la differenza non è ormai tanto la qualità del prodotto quanto quella dell’esperienza offerta. Ci sono in particolare alcune tendenze/evidenze che favoriscono l’acquisto online, come evidenzia l’ultimo report in proposito di Cloudinary, piattaforma di media management.

Vediamo quali sono i must per aumentare le conversioni online.

1 – Personalizzazione
Il 90% degli utenti ritiene che un’esperienza personalizzata risulti molto più accattivante e l’80% è più orientato a comprare da un’azienda che la offre, anche se questa non rappresenta la scelta più economica. Offerta e servizio personalizzati, come la possibilità di scegliere giorno e orario di consegna, risultano quindi top driver per competere via eCommerce senza svalutare l’assortimento, ovvero oltre il mero asset prezzo-promo.

2- Visione a 360 gradi
No, non parliamo di una visione metaforica intesa come ricchezza informativa (che pure non guasta), parliamo di una vera e propria visione grafica che grazie alle nuove tecnologie consente di esaminare il prodotto da tutti i lati. Questo tool consentirebbe di aumentare il tasso di conversioni fino al 30%, ridurre le chiamate pre-acquisto al customer service del 24% e di limitare i resi fino al 50%. Un elemento che migliora dunque il legame di fiducia, le vendite, ma che al contempo abbatte i costi. Secondo i dati, infatti, la vista a 360 gradi sui prodotti porta gli utenti in media a passare il 30% di tempo in più sul sito e il 42% la ritiene la funzionalità che meglio li predispone all’acquisto.

3 – Tour virtuali
In linea con il punto precedente: i tour virtuali. Anche in questo caso, parliamo di una funzionalità che aumenta in media di 10 volte il tempo di permanenza degli utenti sul relativo sito. I virtual tour consentono ad esempio a chi ha un’attività brick & mortar di implementare il legame con l’utente dando accesso alla location 24 ore su 24, anche quando nella realtà quest’ultima è chiusa. Ad amarli sono in particolare i millennial, che quando si tratta, ad esempio, di prenotare una qualunque location (ma anche di visitarla) sono più predisposti a farlo a fronte di un pre-tour virtuale disponibile online. Una predisposizione all’acquisto più che risulta raddoppiata (130% secondo un’indagine indipendente di Google).

4 – Video, video, video (per chi ancora avesse dei dubbi)
Un’immagine vale più di mille parole e tante immagini racchiuse in video valgono ancora di più. No parliamo solo di meri video promozionali, ma di video dinamici e accattivanti, dal valore informativo sul prodotto-servizio e dallo scopo diverso (how to, preview, racconto di filiera, politiche eCommerce…). L’85% degli utenti quando si trova su un sito e vede un video del prodotto è più orientato a comprarlo e il 72% li preferisce in generale come fonte informativa su una referenza.

5 – Real-time customization
Non solo personalizzazione, ma personalizzazione in tempo reale. Come si legge nel report: “la taglia unica non va bene a nessuno”, gli utenti si aspettano sempre di più di poter scegliere colori, design, modelli e opzioni preferenziali di ogni tipo direttamente in fase d’acquisto e di poterne visionare delle preview con gli strumenti di cui abbiamo parlato sopra. Il 74% degli utenti si sente frustrato quando un sito eCommerce non gli consente di farlo, mentre quando queste opzioni sono disponibili aumentano i loro acquisti in media del 15%. Non solo: il 77% è disposto a spendere di più per averle.

Questi i 5 elementi che oggi consentono di offrire un’esperienza eCommerce distintiva e profittevole.

Fonte: www.mark-up.it