Le linee guida WCAG 2.1 per l’accessibilità dei siti web

29 Settembre 2022

CDR: Corporate Digital Responsibility.
L’obiettivo di questa serie di articoli è quello di divulgare questo nuovo concetto, che spazia dalla sostenibilità ambientale all’accessibilità dei siti web, passando per la privacy.
Per creare e utilizzare gli strumenti digitali in maniera più consapevole e responsabile.

Il mondo digitale è in continua evoluzione, ogni giorno porta con sé nuovi cambiamenti che gli addetti ai lavori non possono ignorare.

La necessità di linee guida sull’accessibilità dei contenuti web (Web Content Accessibility Guidelines o WCAG 2.1) testimonia quanto sia importante regolamentare le tantissime sfaccettature del web.

L’accessibilità infatti, è uno dei punti più discussi in questi ultimi anni insieme agli approfondimenti dedicati alla sostenibilità: due elementi di interesse che vanno a braccetto e sui quali è necessario investire molto tempo e attenzione per porre rimedio alle problematiche ad essi associate.

Inclusione e accessibilità, perché sono così importanti per il nostro futuro

Cosa intendiamo per accessibilità e inclusione?

Al momento della progettazione di un contenuto digitale dobbiamo sempre considerare il pubblico che ne fruirà; non basta creare prodotti digitali esteticamente accattivanti, ma è necessario che chiunque atterri sul nostro contenuto possa goderne pienamente.

L’accessibilità digitale pone l’accento sul garantire la piana fruibilità, senza discriminazioni di sorta, di ogni contenuto online.

Questo perché, anche se non si è mai considerato il web come un luogo di discriminazione, bisogna in ogni caso rendersi conto dei limiti della tecnologia, che molto spesso non è in grado di arrivare in maniera efficace alle persone con disabilità.

Un sito web o una landing page progettati tenendo conto delle problematiche di accessibilità, hanno sicuramente un valore superiore perché fruibili da tutti gli utenti. Non solo si devono considerare le disabilità, ma anche la tipologia di dispositivo che si sta utilizzando e la velocità della connessione.

Quello dell’accessibilità è diventato un requisito richiesto dalle leggi in tanti paesi, anche se le legislazioni in merito possono cambiare da Stato a Stato.

A quale punto di riferimento affidarsi allora?

Le linee guida per l’accessibilità del contenuto web o WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines), definiscono nel dettaglio come progettare siti web accessibili per persone con varie tipologie di disabilità (uditive, visive, cognitive, fisiche, neurologiche o dell’apprendimento), e non solo, perché rendono l’esperienza di navigazione migliore per tutti gli utenti in generale.

Vediamo come nel prossimo paragrafo.

Le linee guida del WCAG 2.1, quale ruolo ricoprono

Le linee guida WCAG 2.1 sono state sviluppate in collaborazione con i singoli attori e le organizzazioni del settore operanti nel panorama mondiale del digitale e hanno proprio lo scopo di definire quello che si deve considerare uno standard in materia di accessibilità online.

Nelle linee guida sono racchiusi tutti i criteri necessari a supportare le disabilità definite come di apprendimento, cognitive, fisiche e linguistiche: realizzare questa guida è significato un grande sforzo comune per raggiungere ogni tipo di difficoltà, tenendo anche conto della possibilità di implementi futuri dovuti all’avvento sulla scena del digitale di nuovi ostacoli da prendere in considerazione.

Possiamo considerare le WCAG 2.1 un punto di riferimento stabile per quanto riguarda l’accessibilità, ma non dobbiamo mai dimenticare che pur progettando con le migliori intenzioni i prodotti digitali, l’accessibilità dipende anche da molti altri fattori che sono impossibili da prevedere ma che dipendono dal singolo utente come: i device utilizzati, i browser web, i software applicati, e ancora tanto altro che sfugge al nostro controllo.

Ricordiamo inoltre che dal 2025 entrerà in vigore l’obbligo di conformità alle linee guida per l’accessibilità definite proprio dallo standard WCAG 2.1, quindi prendere confidenza con questa materia è davvero fondamentale.

Sostenibilità unita all’accessibilità, per progettare in modo consapevole

L’accessibilità diventa protagonista anche quando all’interno della progettazione inseriamo un altro valore importantissimo, quello della sostenibilità.

Non è un segreto per nessuno quanto ormai sia importante lavorare nel digitale in modo più attento e consapevole possibile per il rispetto del nostro pianeta: l’impatto ambientale non è più un elemento minore del dibattito sul digitale ma si trova proprio al centro della scena.

La sensibilizzazione riguardo questo tema non è solo propria degli addetti al settore ma ha raggiunto ormai un pubblico più vasto, quello dei consumatori.

Questo significa che un prodotto progettato per essere accessibile e allo stesso tempo sostenibile sarà un aiuto concreto per ridurre l’impatto del digitale e allo stesso tempo offrirà servizi e prodotti che incontrano le esigenze di un pubblico attento, garantendo ottime performance e il rispetto di un’etica di cura, creando un prodotto perfettamente fruibile per tutti.

Tutti questi aspetti devono essere presi in considerazione al momento della progettazione, ed essere utilizzati in sinergia per ottenere prodotti e servizi online considerati fruibili, accessibili, sostenibili e ottimizzati.

Il legame tra ottimizzazione SEO e accessibilità

Parliamo in questo contesto anche di ottimizzazione SEO.

Quando progettiamo nella pratica un sito web, una landing page, o altri contenuti online la parola SEO ci viene subito in mente.

Importantissima per posizionare i nostri contenuti sui primi posti nelle pagine dei motori di ricerca, la SEO è un altro elemento del digitale che si accompagna all’accessibilità; questo perché anche la SEO ha in sé un nucleo legato a questo delicatissimo argomento.

Per essere considerato un contenuto di valore infatti, ogni prodotto o servizio digitale deve rispettare una serie di regole, lo abbiamo visto, e questo vale anche e soprattutto per la SEO: non solo il testo deve seguire le leggi della SEO semantica, ma serve tutta una struttura di ottimizzazione che riguarda anche l’accessibilità.

Ad esempio uno dei punti più importanti quando lavoriamo con la SEO è quello dell’inserimento del testo alternativo per le immagini presenti all’interno del contenuto stesso: quando ci occupiamo di task come questi stiamo contemporaneamente lavorando all’accessibilità del nostro sito, perché tra le funzioni del testo alternativo c’è anche quella di aiutare persone con disabilità a fruire del contenuto online nella sua interezza.

Molto spesso si può notare come il concetto di SEO e quello di accessibilità si sovrappongano; quando progettiamo per rendere un servizio o prodotto digitale accessibile e ben ottimizzato dal punto di vista SEO creiamo un prodotto che presenta caratteristiche che rendono migliori le sue performance sul mercato, un investimento anche in funzione del ritorno positivo per un eventuale cliente.

Abbiamo capito quindi come creare siti pensati per l’accessibilità e progettati secondo tecniche SEO significhi realizzare prodotti che sono semplicemente migliori rispetto agli altri. Con una progettazione attenta che tenga conto di ottimizzazione SEO, accessibilità e sostenibilità otteniamo prodotti validi ed efficaci, che non solo possono arrivare a tutti ma che mantengono le buone qualità intrinseche che li rendono performanti e più gentili nei confronti dell’ambiente.